Ricapitoliamo, per chi si fosse perso le puntate precedenti.
A Trieste, in una scuola materna, si vuole far fare ai bambini il cosiddetto “Gioco del Rispetto”, che tra le tante amenità prevede anche che i maschietti si travestano da femminucce, e viceversa. Il tutto, nell’ottica della imposizione a livello scolastico della famigerata “ideologia gender”, che pretende di cancellare dalla psiche dei bambini le differenze, pure evidenti ed ineliminabili, fra maschio e femmina.
L’arroganza con cui viene portato avanti il progetto, a discapito di proteste ed obiezioni dei genitori, la dice lunga sul fatto, da noi documentato in alcuni articoli della sezione “Costume e Società” di questo sito, che si tratti di progetto che viene da lontano, pensato in alto loco da forze oscure (ma neanche troppo misteriose) che mirano ad un totale disfacimento della società, per scopi di dominio.
Ora, veniamo a sapere che:
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il genitore che ha denunciato il gioco all’opinione pubblica, Amedeo Rossetti, manda una raccomandata con richiesta di chiarimenti sia alla scuola che al Comune, e non riceve alcuna risposta; ecco il testo della raccomandata:
Al Dirigente Scolastico
dell’Istituto CUCCIOLI – Trieste
Via V. da Feltre 8
34141 TRIESTE
Al Comune di Trieste
area educazione, università, ricerca, cultura e sport
servizi educativi integrati e politiche giovanili
Ufficio Protocollo
Via Punta del Forno
TRIESTE
Oggetto:Autorizzazione Partecipazione ai Progetti didattici non rientranti nel Pino dell’Offerta Formativa (POF) – Scuole dell’Infanzia
I sottoscritti genitori dell’alunno ______________________, frequentante la classe _____ di codesto Istituto, nell’esercizio del loro diritto inviolabile e fondamentale all’educazione,
PREMESSO
che in data 23.04.2015 veniva consegnato agli scriventi il modulo che qui si allega nel quale, in modo del tutto sintetico, vago e generalizzato, si chiedeva “l’autorizzazione” del proprio figlio a partecipare al progetto (addirittura) “extra curricolare” denominato:
“Pari o dispari: il gioco del rispetto.
Proposta didattica scelta:
1 – Il memory dei mestieri;
2 – la storia di Red e Blue”
ESPRIMONO
la loro contrarietà alla partecipazione di loro figlio a questa attività e
RESTITUISCONO
In tale ottica il modulo di autorizzazione non compilato e privo di firma, non prevedendo lo stesso nemmeno un’opzione di scelta.
Siamo oltremodo a notare l’assoluta
MANCANZA
di una qualsivoglia proposta di attività didattica di tipo alternativo rispetto a quella univocamente proposta dalla scuola;
RICHIEDIAMO PERTANTO
di essere informati per iscritto
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se sono state previste attività alternative, le quali dovranno comunque essere rientranti nell’ordinario p.o.f. e quindi, in ogni caso, estranee alle tematiche da noi ritenute sensibili come descritte nella previa diffida di consenso informato (e quindi escluse a titolo esemplificativo, informative educative alle tematiche sul “genere” sessuale, sull’educazione all’affettività salute sessualità, sull’educazione contro bullismo o altre attinenti ecc.);
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in modo completo e dettagliato del contenuto delle eventuali attività didattiche alternative in questione, del loro progetto, delle loro finalità, dei relativi materiali e sussidi utilizzati, che dovranno essere dettagliatamente elencati nell’informazione che riceveremo, della data, dell’ora, della durata di tale attività e le persone che le porranno in essere;
In attesa di quanto richiesto, salutiamo distintamente
Trieste 27 aprile 2015
Padre
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Madre
………………………………….
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il gioco è partito lo stesso, sia pure con soli due giochi degli undici previsti, con breve preavviso affisso pochi giorni prima in bacheca;
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il genitore è andato alla scuola a portare via il figlio.
Ne ha parlato un quotidiano di Trieste, e potete leggere qui l’articolo, cliccando su questo link
Se ne è interessata anche un’emittente triestina, che ha fatto un’intervista ad Amedeo Rossetti.
La potete vedere qui
UN’INIZIATIVA DA SOSTENERE
Ora il Comitato Genitori Trieste, formatosi a seguito della vicenda, organizza una conferenza molto interessante sull’argomento. Si terrà il giorno sabato 23 maggio a Trieste, e ve ne mostriamo la locandina.
Invitiamo tutti i nostri lettori che ne hanno la possibilità di partecipare e sostenere l’iniziativa.
Cliccando qui sotto potete leggere anche l’intervista di Amedeo Rossetti ad un periodico online:
http://www.vitanuovatrieste.it/nostro-figlio-no-e-lo-ritirano-dal-gioco-del-rispetto/ .
Da parte nostra, ci impegnamo a tenere informati i nostri lettori su tutti gli sviluppi della vicenda.